La vera soddisfazione è lavorare per un mondo migliore
Un mondo a portata di persone con disabilità è l’unico degno d’essere vissuto e per cui vale la pena lottare. Non devono mai mancare acqua, cibo e salute, amore e casa per tutti, a prescindere dalle geografie del mondo e dalle geometrie sociali in cui si ha la fortuna (o meno) di nascere. Le riflessioni del nostro CEO, Nicola Pirina.
Redazione
Redazione
05 Ottobre 2022
Tempo di lettura: 3 minuti

O è un’impresa di un grande capitano o è un’innovazione dirompente o un mix delle due.

Ma è solo ed esclusivamente il motore imprenditoriale che popola l’industria dell’innovazione che ci potrà far emergere dal guado in cui siamo adagiati (per errore, per colpa – lieve e grave – ed a volte con dolo).

Nel 4000 a.c. è stato impiegato per la prima volta l’aratro, in Mesopotamia.

È stata una grande innovazione.

Oggi le meraviglie della tecnologia e della scienza hanno pari portata epocale.

Ed i vantaggi sarebbero anche ecologici. 

Cibo, energia, sanità, diagnostica, ambiente, dispositivi indossabili.

Trovare metodi pratici ed economici sarà la vera sfida.

Dai sistemi sanitari che non necessitino di ingegneria fognaria perché la depurazione ha superato se stessa, fino agli assistenti digitali intelligenti.

Le tecnologie emergenti sono destinate a cambiare il mondo e non sono necessariamente ICT in senso stretto (benché algoritmi sui big data e le tech di rete siano oramai ineliminabili).

Alcune di queste si potrebbero definire tecnologie per il benessere, per migliorare la qualità della nostra vita e della società in generale.

Bioplastiche per un’economia circolare reale ed endemica.

Oggi meno del 15% della plastica viene riciclata, gran parte del resto viene incenerito, si trova in discarica o è  abbandonato nell’ambiente.

Robot sociali, progettati per interagire con l’uomo, anche sulla base di pulsioni emotive.

Lenti minuscole per dispositivi miniaturizzati.

Utilizzo farmacologico di proteine disordinate.

Hanno scoperto che molte proteine non possiedono una struttura tridimensionale rigida, quindi hanno identificato così una classe di proteine che proprio per questa loro flessibilità risultano elementi chiave nella regolazione di quasi tutti i processi cellulari e nella genesi di alcune malattie dell’era moderna, come il cancro, il Parkinson e l’Alzheimer.

Fertilizzanti intelligenti per ridurre la contaminazione ambientale.

Per nutrire la crescente popolazione mondiale, gli agricoltori devono aumentare i raccolti. 

Grazie alla ricerca sono stati realizzati concimi utilizzando materiali e metodi di produzione sempre più sofisticati. 

Telepresenza collaborativa.

Le tecnologie di realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR) stanno diventando capaci e sufficientemente convenienti per l’adozione diffusa, l’implementazione di reti 5G consentirà di gestire enormi flussi di dati con ridottissimi tempi di latenza.

Monitoraggio e imballaggio intelligente degli alimenti.

Reattori nucleari più sicuri. 

Rinnovabili meno impattanti e più efficienti. 

Stoccaggio dell’energia.

Archiviazione dei dati basata sul DNA.

Ogni minuto Google conduce 4 milioni di ricerche. Le persone hanno guardato 4,3 milioni di video su YouTube, hanno inviato 200 milioni di e-mail, twittato 500 mila volte e pubblicato 50 mila foto su Instagram. Verranno creati circa 2 megabyte di dati al secondo per persona a livello globale, il che si traduce in circa 500 zettabyte in un solo anno.

Rientra a pieno titolo nelle tecnologie emergenti lo studio di sistemi di archiviazione basati sul DNA che può immagazzinare accuratamente enormi quantità di dati a una densità di gran lunga superiore a quella dei dispositivi elettronici (ad esempio coi batteri).

Materiali sostenibili, prodotti sostenibili, pianeta sostenibile.

Mitigare i cambiamenti climatici catturando e trasformando la CO2.

Entro il 2025, la CO2 presente nell’atmosfera raggiungerà livelli insostenibili. 

Modellare Madre Natura per nutrire una cittadinanza in crescita mentre si riducono le emissioni di carbonio.

Impariamo dal nostro passato per un futuro più sano.

La definizione è semplice.

Ora servono le nuove imprese dei nuovi capitani.

Serve una rivoluzione. 

Sono il vero motore dell’economia.

Cosa c’è di speciale? 

Che devono ancora essere create.

La ricerca, però, è già avviata.

Ricerca e sviluppo. Il futuro è questo qua, c’è poco da fare.

Buon futuro, grandi imprese, un sorriso, Nicola

#onelove #progettibelli #personespeciali

#kitzanosway #oneway